L’isola e gli artisti sul Lago Maggiore

Dopo il successo delle minicrociere di mezza estate, le proposte dell’Ecomuseo della Pesca e dell’Isola Pescatori proseguono a settembre, con lo sguardo rivolto ad un tema particolare legato all’Isola come il suo rapporto con gli artisti e le tracce lasciate da artisti delle arti figurative e della musica, che l’hanno abitata e frequentata.

L’iniziativa, con partenza alle 17 dal Lido di Carciano e l’accompagnamento di operatori ecomuseali, si terrà il 21 e 28 settembre.

L’Isola Superiore, nota come Isola dei Pescatori per la storica attività lavorativa dei suoi abitanti, si trova più a nord rispetto all’Isola Bella, da cui è divisa da un isolotto che ha le dimensioni di uno scoglio ed è conosciuto come la Malghera. Ha una forma lanceolata per 100 metri di larghezza per 350 di lunghezza.

Unica tra le isole Borromee a essere abitata durante tutti i mesi dell’anno, ha un piccolo villaggio di circa cinquanta abitanti stanziali, caratterizzato da una piazzetta chiusa da vicoli stretti e sinuosi che conducono alla passeggiata sulla punta settentrionale dell’isola.

Caratteristiche sono le case a più piani sorte per sfruttare il poco spazio a disposizione, quasi tutte dotate di lunghi balconi indispensabili per essiccare il pesce.

Come indicato dal nome, l’attività della pesca è ancora praticata, ed è possibile gustarne i risultati in uno dei numerosi ristoranti che offrono oltre a specialità di pesce di lago di alto livello, una vista spettacolare, particolarmente apprezzata nelle sere d’estate. Nei secoli qui hanno pranzato politici, nobili, artisti, banchieri, attori provenienti da ogni angolo del mondo. Da Stendhal, ad Arturo Toscanini, a Ernest Hemingway e George Bernard Shaw, Alessandro Manzoni, Giovanni Verga, Antonio Rosmini, Gabriele d’Annunzio, all’Imperatore del Giappone, ai reali d’Inghilterra. Molti gli artisti che hanno tratto ispirazione da questo luogo, riportandolo poi nelle loro opere, con una citazione speciale da Hemingway in “Addio alle armi”.

Da visitare la chiesa dedicata a San Vittore con affreschi del Cinquecento e Seicento. Particolare anche l’adiacente piccolo cimitero dove, come segno di un legame con l’attività svolta dalla popolazione, si notano piccole barchette da pescatore o ceramiche di pesci posti sulle lapidi.

All’interno della vecchia scuola, è stato inaugurato il Museo della pesca, che racconta l’arte della pesca, la vita e il lavoro sull’isola.

Uno dei momenti più suggestivi della vita sull’isola e anche per i turisti è la festa di Ferragosto, caratterizzata la sera dalla processione delle barche da pesca illuminate che portano la statua dell’Assunta attorno all’isola, tra canti, luci e coreografie varie.

Dopo il tragitto in barca si terrà un itinerario guidato alla scoperta delle tracce artistiche dal XVI al XX secolo, toccando la Chiesa di San Vittore, con le varie opere tra cui i riscoperti affreschi a monocromo della cappella di Santa Maria attribuibili ad un raffinato artista a conoscenza dei lavoro di Gaudenzio Ferrari, il cimitero, la Casa Museo Andrea Ruffoni, ed altri ambienti privati dell’Isola dove si celano testimonianze artistiche.

L’accompagnamento è offerto dal Comune di Stresa, mentre per il trasporto è richiesta la quota di 10 euro  a persona e il rientro a Carciano è previsto attorno alle 19.

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