Fino al 7 gennaio 2024 sono da vedere sul Lago Maggiore i Presepi nelle frazioni, un’iniziativa che fa parte degli eventi del Natale di Stresa.

Nelle frazioni di Campino, Levo, Someraro, Magognino, Binda, Passera e Isola dei Pescatori sono allestiti bellissimi presepi, tutti diversi fra loro e magistralmente realizzati da volontari.

A Carciano e a Brisino gli allestimenti dei presepi sono in chiesa, e nella parrocchiale di Stresa sarà possibile visitare rappresentazioni di pregio provenienti da una collezione privata.

Si tratta di un lavoro corale di tutti i presepisti, con più di 130 presepi messi in scena, di cui 32 a Levo, 30 a Someraro e 22 a Campino per una passeggiata nelle frazioni e scoprire le novità, oltre ad essere piacevolmente stupiti dalla fantasia e dalla bellezza degli allestimenti.

Le origini del presepio risalgono al III secolo dopo Cristo, quando nelle prime comunità cristiane nacque sempre più forte l’esigenza di riprodurre, per i pellegrini che giungevano da lontano, la stalla di Betlemme dove Gesù era nato  in una semplice mangiatoia.

Fino al VII secolo le riproduzioni della Natività che ci sono pervenute erano in prevalenza dipinti o rilievi che solitamente raffiguravano il Bambin Gesù con i pastori e i Re Magi.

Le prime tracce riguardanti una vera e propria ricostruzione della Sacra Grotta sono state rinvenute nella chiesa romana di Santa Maria Maggiore, in cui era venerata una reliquia proveniente proprio da Betlemme.

Ma la nascita vera e propria del presepio è databile alla notte di Natale del 1223, quando nella città di Gubbio, tra i colli dell’Umbria, San Francesco d’ Assisi, con i suoi confratelli e i cittadini della vicina Rieti, allestì un presepio vivente in cui vi erano tutti i simboli che ancora oggi sono collegati al presepio, dalla mangiatoia di legno fino ad arrivare ai pastori con il bue e l’asinello.

Da quella notte di Natale il presepio diventò, da semplice riproduzione della nascita di Gesù, uno dei simboli del Natale e della cristianità in generale, arrivando fino ai nostri giorni.

Solitamente i presepi si dividono in due filoni: il presepio storico, che cerca di riprodurre con realismo uno spaccato di Betlemme ai tempi dell’impero romano e quello popolare, in cui le statuine si muovono in un contesto deciso del presepista con i suoi collaboratori, da un bosco fino ad arrivare a una osteria, senza trascurare ambientazioni molto più strane a particolari.

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