A Novara, in Piazza Santa Caterina Da Siena, sono presenti due pietre d’inciampo dedicate alla memoria di Giacomo Diena e dello zio Amadio Jona, novaresi deportati e assassinati nel 1943.
Nato a Torino il 5 agosto 1887 da Saul e Marianna Jona, Giacomo Diena arrivò a Novara nel 1899, partecipò volontario come ufficiale alla Grande guerra, rimanendo ferito e invalido.
In seguito il giovane lavorò come commesso alla BpN divenendo ragioniere contabile nel 1927. In città viveva con la madre e la zia in piazza Sant’Agata, oggi piazza Santa Caterina.
Sempre a Novara lavorava lo zio di Giacomo Amadio Jona, titolare di un esercizio commerciale nel centro storico.
Anche se zio e nipote vennero colpiti entrambi dai provvedimenti contro i cittadini di religione ebraica dalle leggi dell’autunno del 1938 Diena, nonostante fosse stato messo in guarda del pericolo che correva dopo l’ingresso in guerra dell’Italia, continuò a ritenersi al sicuro per i suoi trascorsi militari.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e l’occupazione della città da parte dei nazisti, i due vennero entrambi arrestati e tradotti alle Carceri Nuove di Torino, che lasciarono il 1 dicembre per seguire la trafila della deportazione che con ogni probabilità li portò prima a Milano, al tristemente famoso “Binario 21”, e poi al campo di sterminio di Auschwitz.
Zio e nipote non sopravvissero alla Shoah, ma della loro morte non si hanno notizie certe.
Le pietre d’inciampo (Stolpersteine) sono il progetto dell’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, la memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti.
Il loro aspetto è quello di piccole targhe di ottone della dimensione di un sampietrino (10 x 10 cm.) su cubetti della dimensione dei porfidi delle pavimentazioni stradali, che sono poi incastonate nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima.
Ogni targa riporta la dicitura “Qui abitava…”, cui seguono il nome della vittima, data e luogo di nascita, data di morte o della scomparsa se conosciute.