La Regione potenzia le aree di sosta: nuovi fondi per 33 Comuni, tra cui nove dell’Alto Piemonte.
Il turismo itinerante non è marginale: è una chiave di rinascita per territori spesso dimenticati.
C’è un’Italia che viaggia lentamente, senza fretta, in cerca di autenticità. È quella dei camperisti, dei turisti itineranti che ogni giorno scelgono strade secondarie, borghi dimenticati e panorami silenziosi.
Per troppo tempo ignorati dalle politiche turistiche tradizionali, oggi ricevono un segnale chiaro e forte: il Piemonte li accoglie, li valorizza e investe sul loro stile di viaggio.
Con un nuovo stanziamento di oltre 1,7 milioni di euro, la Regione Piemonte porta a quasi 3,7 milioni le risorse destinate alla realizzazione e al potenziamento delle aree di sosta attrezzate per camper e veicoli ricreazionali.
Il risultato è concreto: altri 33 Comuni finanziati, che si aggiungono ai 35 già sostenuti, per un totale di 68 interventi capillari.
Un’operazione che non riguarda solo il turismo: è un piano di rigenerazione territoriale.
“Il turismo itinerante è una leva strategica per lo sviluppo locale – hanno dichiarato il presidente Alberto Cirio e l’assessore al Turismo Marina Chiarelli –. Raggiunge comunità che spesso restano fuori dalle rotte principali, portando economia, cultura e relazioni autentiche”.
Nell’ambito di questa visione, l’Alto Piemonte riceve un’attenzione significativa, con nove Comuni finanziati, così suddivisi:
Provincia di Novara
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Agrate Conturbia – €60.000
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Armeno – €60.000
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Casalino – €60.000
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Castelletto Sopra Ticino – €60.000
Provincia di Vercelli
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Alagna Valsesia – €60.000
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Borgosesia – €60.000
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Quarona – €60.000
Provincia di Biella
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Mosso (Valdilana) – €60.000
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Sordevolo – €60.000
Si tratta di interventi che vanno ben oltre la semplice realizzazione di piazzole: le risorse serviranno a creare servizi accoglienti, segnaletica, colonnine, aree di smaltimento e punti informativi. In altre parole, una rete solida di ospitalità per chi ama viaggiare su ruote.
Perché oggi, finalmente, si riconosce che il turismo itinerante non è un piano B, ma una scelta consapevole, sostenibile, ricca di impatto economico.
Ogni camperista porta con sé non solo il proprio veicolo, ma tempo, rispetto per l’ambiente, attenzione per i dettagli locali, voglia di raccontare.
Il Piemonte lo ha capito. E da oggi è più pronto che mai a diventare una destinazione d’eccellenza per chi ama muoversi libero ma non senza radici.