Emanuele Ramella Pralungo in audizione al Senato come portavoce dell’UPI: “Così possiamo finalmente ripartire con gli investimenti”
mesi di incertezza e di investimenti bloccati, arriva una buona notizia per le Province italiane: il Decreto Omnibus in discussione in Parlamento contiene all’articolo 3 una norma fondamentale per il futuro delle infrastrutture locali.
La disposizione prevede il ripristino dei fondi per la sicurezza della rete stradale, precedentemente tagliati dal Decreto Milleproroghe.
A portare la voce dei territori in Senato è stato Emanuele Ramella Pralungo, Presidente della Provincia di Biella e membro del direttivo nazionale dell’Unione delle Province d’Italia (UPI), intervenuto in audizione alla Commissione Bilancio del Senato.
“Da gennaio – ha dichiarato Ramella Pralungo – siamo stati costretti a sospendere i progetti in attesa del ritorno delle risorse. Ora possiamo finalmente ripartire, ma servono tempi congrui e regole certe.”
Le richieste dell’UPI: tempi realistici e reinvestimento delle economie
La norma inserita nel Decreto prevede che le Province e le Città metropolitane debbano avviare le gare entro il 30 settembre 2025, pena la revoca dei fondi non utilizzati. Una condizione che, secondo UPI, rischia di rendere inefficace l’intervento.
Per questo Ramella Pralungo ha chiesto:
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la suddivisione in due fasi dell’attuazione: una parte da attivare entro settembre 2025 e una seconda parte con scadenza entro il febbraio 2027;
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la possibilità di reimpiegare eventuali economie sugli appalti per ulteriori lavori sulle stesse strade.
La cifra complessiva in gioco ammonta a 1,06 miliardi di euro, di cui 350 milioni restituiti e il resto già previsti nei piani di investimento 2025–2028.
Una vittoria del dialogo istituzionale
Il risultato ottenuto è frutto della mobilitazione dell’UPI, che nei mesi scorsi ha coinvolto numerosi parlamentari e associazioni di impresa. Il ripristino dei fondi è stato promesso dal Ministro delle Infrastrutture in un incontro con i rappresentanti dell’Unione delle Province, e il testo dell’art. 3 rappresenta l’esito concreto di quell’impegno.
“Abbiamo dimostrato – ha concluso Ramella Pralungo – che quando le Istituzioni territoriali fanno squadra e parlano con una sola voce, riescono a ottenere risultati concreti per i cittadini.”
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