Carnevale di Arona 2024

La Culla dei Sensi sul Lago Maggiore proporrà a febbraio l’evento più atteso da grandi e piccini,  Il Carnevale dei Mestieri, un’immersione didattica nelle antiche professioni che hanno plasmato la cultura e l’arte della zona.

Il 3 Febbraio, dalle 10 alle 12, Montiriasco (Arona) si trasformerà in un vivace laboratorio a cielo aperto con famiglie e bambini vestiti da falegnami, calzolai, mugnai e altri artigiani per rivivere insieme le atmosfere di un tempo, dove ogni oggetto raccontava una storia di ingegno e manualità.

Attraverso laboratori e attività manuali, l’evento permetterà di rivivere mestieri forse dimenticati ma fondamentali per la storia, inoltre si può portare una curiosità e a partecipare attivamente.

Info e Prenotazioni: Per garantire un’esperienza piacevole e organizzata, si richiede la prenotazione a www.laculladeisensi.it/eventi e con il numero 3474401458.

Posta sulla riva piemontese del Lago Maggiore, Arona può vantare una storia antichissima, risalente a insediamenti palafitticoli, come i Lagoni di Mercurago, ampiamente documentata da reperti ora conservati nell’importante Museo Archeologico di Piazza San Graziano.

Successivamente i Bizantini, i Longobardi, i Franchi di Carlo Magno, nell’undicesimo secolo la fondazione di un’Abbazia Benedettina per ordine del conte Amizzone, che vi portò i corpi dei martiri Graziano e Felino, portò alla nascita della profonda fede locale e alla storica festa del Tredicino, che si tiene ogni marzo.

Prima libero comune, dove si rifugiarono parecchi milanesi che scamparono alla dominazione dei Barbarossa, Arona divenne per sempre legato dal Quattrocento al ducato di Milano retto dai Visconti che ne fecero una roccaforte difensiva, assieme ad Angera, e con feudatari i Borromeo, ricchi banchieri e loro sostenitori, di cui faceva parte San Carlo Borromeo, protettore del lago, nato nel Castello sulla Rocca nel 1538.

La Rocca fu poi demolita da Napoleone, durante la sua conquista dell’Italia, e oggi restano solo alcuni bastioni diroccati e un arco d’ingresso, vegliato dal San Carlone, una grande statua in rame posta su di una collina a nord della città, ideata nel 1614 dall’architetto G. B. Crespi, detto il Cerano, da dove si può ammirare, salendo con una lunga scala a chiocciola, lo splendido paesaggio del Lago Maggiore.

Sotto i Savoia, la città vide nel 1848 l’arrivo di Giuseppe Garibaldi, che vi tornò nel 1859.

Oggi Arona, con il suo lungolago, le girandole che colorano l’atmosfera nei caldi mesi estivi, il calendario d’iniziative sempre ricco di novità è una delle mete turistiche più amate, con un gran numero di turisti.

Tra gli edifici più belli c’è sicuramente Villa Cantoni, recentemente tornata al suo splendore dopo un lungo restauro, oltre a Villa Ponti, risalente alla fine del XVII secolo, la casa del Podestà, un edificio quattrocentesco ad archi, la chiesa della Madonna di Piazza, costruita su progetto di Pellegrino Tibaldi verso la fine del Cinquecento, la collegiata dei Santissimi Martiri, le cui origini risalgono al X secolo, la chiesa di Santa Maria, iniziata nel Quattrocento e terminata solo nel Seicento per volontà di Federico Borromeo.

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