Carnevale di Novara 2024

Per il Carnevale a Novara ci sarà il ritorno della tradizionale sfilata per le vie del centro storico con Re Biscottino e la Regina Cuneta.

Domenica 11 febbraio è previsto il ritrovo alle 14 sull’Allea, con partenza della sfilata alle 15, e alle 16.30 l’arrivo in piazza Duomo con la consegna della chiavi della città da parte del sindaco e consegna dei premi Enrico Tacchini e Un raggio di speranza da Sandro Berutti.

Il Carnevale novarese ha le sue prime maschere nel 1800, di carattere popolaresco, che richiamano la storia della Città e al tempo stesso rappresentano due condizioni di vita diverse.

Nel tardo Medioevo a Novara il Paratico o Corporazione dei Calzolai aveva un ruolo di primaria importanza e, grazie alle sue ricchezze e alle proprietà, era temuto dai governanti comunali e invidiato dal popolo minuto.

E’ per questo motivo che la prima maschera cittadina è quella di Sciavatin (il ciabattino, il calzolaio), detto anche Patachin, che rappresenta al tempo stesso il cittadino con le sue caratteristiche, compresi atteggiamenti di superbia e tracotanza, e condizioni di vita.

L’altra maschera era Gugnin, cioè il paesano che abitava nelle terre bagnate dal torrente Agogna, nella campagna vicino a Novara.

Patachin era un termine dispregiativo  con cui i contadini chiamavano i cittadini per la loro superba esibizione di abiti eleganti e appariscenti, usato con lo stesso significato anche a Torino dove Gugnin, il paesano, era invece l’uomo giusto, che si guadagnava il pane quotidiano con il duro lavoro.

Sciavatin e Gugnin avevano una piccola corte di maschere rionali, riferite al mondo contadino, come  Burghin del quartiere San Martino, Mursé di Porta Mortara e Bicocca, Ranat di Sant’Agabio e Rimulas di Sant’Andrea.

Il Ranat è il cercatore di rane, ora quasi scomparse, un tempo numerose nelle risaie novaresi, il Rimulas è il mangiatore di rapanelli e il Mursé è il povero che si accontenta di mangiare tozzi (morsi) di pane.

Le due maschere rurali di Sciavatin e Gugnin scomparvero nella Novara industriale della seconda metà del secolo XIX e lultima apparizione di Sciavatin avviene nel 1872, ma nello stesso anno viene sostituita da quella di Re Biscottino.

Il Carnevale di Novara ebbe dei periodi di interruzione, dal 1914 al 1933, dal 1939 al 1954 ed entrò nuovamente in crisi negli anni Settanta del secolo scorso, ma continua tuttora con maschere della Città, del resto d’Italia e con la partecipazione dei novaresi.

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