Il museo del presepe a Fara Novarese

A Fara Novarese,  in provincia di Novara, riapre per il Natale il Museo del Presepe, nato nel 2016, ospitato nelle ex scuole elementari.

Gli amici del Presepio di Fara, a partire dagli anni Novanta, hanno realizzato  grandi presepi monumentali che sono stati esposti all’interno della chiesa parrocchiale di Fara Novarese durante le festività natalizie ma molti di questi, soprattutto quelli dei primi anni, al termine della loro funzione sono andati distrutti. 

Da qui è nata la necessità di creare un museo che potesse contenerli e custodirli per poterli mostrare al pubblico anche negli anni successivi.

Ai grandi presepi faresi si sono aggiunte negli anni donazioni di presepi artigianali ed etnici che arricchiscono il percorso museale.

Nell’ingresso si viene accolti da uno stencil dello street artist LUVOL realizzato nel 2022 con, nell’atrio, un presepe tradizionale, noto come il Volo degli Angeli.

Il corridoio centrale del primo piano è  un’introduzione al tema del presepio attraverso alcune vetrine dedicate al presepe casalingo e alla sua storia, mentre una piccola sezione è dedicata ai presepi di artisti contemporanei, con opere di Gigi ferrari, Francesco Magli, Salvatore Domolo, Anna Baccalaro, Giuseppe Vismara e molti altri autori.

Una sala didattica propone i materiali con cui sono realizzati i grandi presepi realizzati dagli Amici del presepio, permettendo uno sguardo al backstage della progettazione e fabbricazione di un presepe monumentale, oltre a una piccola sezione dedicata ai presepi tradizionali europei, asiatici, africani, americani.

L’aula 1 introduce al presepe popolare proposto negli anni dagli Amici del Presepe di Fara, infatti il presepe piemontese classico infatti non presenta connotazioni urbanistiche, ma è realizzato con materiali naturali come muschio o corteccia ed ha un’ambientazione alpina.

Gli Amici del Presepio inventano una tradizione piemontese di ambientazione urbana, con scorci presi da immagini e fotografie d’epoca, come nella tradizione del presepe romano, collocate nei primi del Novecento, e anche gli abiti dei personaggi sono in tema con la scena.

L’aula presenta anche una bella collezione di Santons provenzali e alcune statuine in cartapesta del presepe romano.

Anche l’aula 2 ha come tema il presepe popolare piemontese, con un diorama legato alla Benedizione dei Presepi da parte del parroco del paese, mentre le statue sono opere in terracotta dell’artista Raffaele De Angelis.

Nella sala sono presenti frammenti dei primi presepi, e dei piccoli diorama realizzati durante un corso condotto dal presepista Gianni Ferrario.

L’aula 3 custodisce due grandi presepi popolari, uno è legato alla cultura Valser, l’altro è un diorama che fotografa un interno piemontese alla vigilia di Natale.

Nella sala sono presenti alcuni frammenti relativi al primissimo presepe del 1991, ritenuto a lungo tempo totalmente distrutto, che rappresentava la piazza della chiesa di Fara.

Il percorso prosegue a piano terra, dove l’Aula 4 è interamente dedicata al presepe napoletano, infatti in’enorme collezione di statue ed oggettistica è stata donata al museo dal collezionista Marco Sala, e con parte di essa è stato realizzato un grande presepe napoletano.

L’Aula 5 è dedicata al presepe in stile palestinese, con una ricostruzione di un caravanserraglio e statue di terracotta di Raffaele De Angelis.

Sono presenti anche le collezioni Del Prado e De Agostini, noti per la realizzazione di presepi palestinesi casalinghi.

Inoltre l’Aula 6 accoglie un’altro presepe palestinese, in questo caso con ambientazione nabatea, dove vengono ricostruite le gole di Petra., mentre le statue sono di Raffaele de Angelis e di Angela Tripi.

Infine il Corridoio Centrale del pian terreno è parzialmente dedicato alla festa del partono San Damiano, che cade 12 febbraio e ogni 25 anni i normali festeggiamenti invernali si arricchiscono di una tradizione peculiare che avviene in estate dove, alla processione con il corpo del santo per le strade cittadine,  si affiancano dozzine di fontane posticce e facevano parte di due di esse due orologi, uno meccanico a sfere a caduta ed uno idraulico, qui esposti e ancora funzionanti.

Oltre ad una piccola collezione di presepi provenienti da laboratori presepistici organizzanti nelle scuole del territorio, sono presenti due grandi presepi in pane, realizzati dal forno Molinari e Panpanaro di Loano.

Nell’andito del pian terreno sono da vedere due diorama pasquali, uno rappresentante la Crocefissione e l’altro l’Ultima Cena, con le statue di Heinrich Demetz, di Ortisei.

Durante il periodo invernale 2023-24 il MudeP sarà aperto tutti i sabati dalle 15 alle 18,30 e  tutte le domeniche e i festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30, ad eccezione del 25 dicembre e della mattina del 1 gennaio.

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