Carnevale di Santhià 2024

A Santhià, in provincia di Vercelli, dal 6 al 13 febbraio torna lo Storico Carnevale.

La storia di questo grandioso evento, come raccontano i documenti rinvenuti presso l’archivio comunale,  parte nei primi anni del Trecento, quando in Santhià esisteva un’associazione giovanile laica, l’Abadia, che si occupava di organizzare balli e festeggiamenti in occasione del Carnevale e un  documento recentemente data la nascita dell’Antica Società Fagiuolesca addirittura all’anno 1093. 

Ogni anno ci sono 2000 figuranti, oltre 50 carri allegorici, 50 fuochisti e migliaia di maschere, ma soprattutto 150 caldaie di rame issate sui trespoli per la Colossale Fagiuolata con 20 quintali di fagioli, 10 quintali di salami per 20.000 razioni distribuite alla popolazione da 320 camerieri.

A partire dal giorno dell’Epifania, giorno di apertura del Carnevale di Santhià, e fino agli ultimi tre giorni del tempo di Carnevale, la Città è impegnata ogni sabato e domenica nello svolgimento delle Pule, poichè ogni compagnia carnevalesca è titolare di una parte del territorio e i vari componenti,  con sei musicisti della Banda Musicale Cittadina, recandosi di casa in casa, in un percorso tra le cascine e le vie cittadine, ricevono una questua che va a costituire il patrimonio per l’organizzazione del Carnevale stesso.

E se la fagiolata è il momento clou dal punto di vista gastronomico, quello che invece maggiormente caratterizza l’evento sono i due personaggi di Stevulin dla Plisera e Majutin dal Pampardù, una coppia di giovani contadini che giunsero in città in viaggio di nozze e ricevettero dal signorotto locale le chiavi della città per governare e amministrare  Santhià per tre giorni.

Ogni anno Stevu e Majot sono impersonati da una coppia diversa che viene presentata ufficialmente il martedì prima del Carnevale e, durante la cerimonia del sabato, il sindaco  consegna loro le chiavi simbolo della città, con il discorso in dialetto di Stevulin che affronta con ironia temi di attualità locale e non solo.

Tutta la cittadinanza è protagonista del Carnevale di Santhià, partendo dai 50 elementi del Corpo Pifferi e Tamburi, il cui motto recita: “I Pifferi non partecipano al Carnevale. I Pifferi sono il Carnevale!”, alla Banda Musicale Cittadina con la sua storia, dalla Banda Musicale i Giovani allo Stato Maggiore Napoleonico,  oltre alle 20 compagnie che sfileranno con carri e gruppi mascherati per le vie cittadine.

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